Periodo bizantino
La fisionomia storica di Salonicco è senza dubbio principalmente legata alla sua fase bizantina. Sulle mura e sulle iscrizioni giunte fino a noi è registrata la storia turbolenta di questa città fortificata che, con i suoi monumenti, può essere a buon ragione descritta come un museo bizantino a cielo aperto.
Nei secoli che seguirono, dal VII al X secolo, Tessalonica vive tutte le fasi e gli sviluppi delle questioni che l’Impero Bizantino affronta con l’Occidente, gli Arabi, gli Slavi, i Bulgari e l’Iconoclastia, spesso con un ruolo prominente, fatto che conferma la sua posizione e la sua notevole importanza nella struttura dello stato. Era la porta sui Balcani, tramite la quale si diffondeva l’influenza ideologica, culturale e religiosa di Bisanzio.
La cristianizzazione degli Slavi da parte dei Bizantini fu un evento cruciale, che segnò non solo tale periodo, ma anche i secoli a seguire. Originari di Tessalonica erano i fratelli Cirillo e Metodio, che rivolsero la loro opera missionaria agli Slavi.
La conquista della città da parte dei Normanni nel 1185 e la sua occupazione da parte dei Latini per due decenni dopo il 1204 sospesero temporaneamente lo sviluppo culturale, ma non lo arrestarono. La produzione artistica e letteraria fiorì durante il periodo dei Comneni e raggiunse il suo apice al tempo dei Paleologi. L’interesse per l’educazione greca classica con lo studio dei testi antichi pose in risalto gli elementi umanistici e portò al cosiddetto Rinascimento Bizantino dei Paleologi, nella letteratura e nell’arte. Tuttavia, erano sorte gravi questioni teologiche e sociali, come la polemica esicastica e il movimento degli Zeloti, che scossero ampiamente la città.
Della metropoli bizantina sono rimasti numerosi monumenti di culto. In ogni quartiere si è salvato almeno uno dei suoi monumenti bizantini o post-bizantini, tracce dei periodi in cui la città era co-regnante di un impero bizantino a volte potente e a volte in declino, o più tardi il cuore della penisola balcanica occupata dai Turchi. La città ha avuto la fortuna di preservare soprattutto i monumenti del suo brillante passato religioso.