Monumenti moderni
Il XX secolo portò una moltitudine di cambiamenti a Salonicco.
Nel 1912 Salonicco fu liberata dai Turchi e annessa allo Stato Ellenico.
Nel giro di pochi decenni, la città fu teatro di importanti eventi storici: alla metà del XX secolo, l’aspetto, l’estensione e la popolazione della città erano cambiati radicalmente.
Durante la Prima Guerra Mondiale, Salonicco divenne il centro delle operazioni militari sul fronte macedone e vi si installò la rinomata Armée d’Orient, degli alleati della Triplice Intesa (Entente).
Un anno più tardi, nel 1917, un devastante incendio distrusse tutto il centro cittadino. Da allora Salonicco non fu mai più la stessa: 73.000 persone rimasero senza casa, andarono irrimediabilmente perdute proprietà, abitazioni e negozi, e con loro il prezioso patrimonio del secolo passato.
La situazione politica nei Balcani rimaneva esplosiva come non mai, e condusse numerose persone dalle aree circostanti e dalle terre elleniche d’Oriente a rifugiarsi a Salonicco. Il culmine si raggiunge nel 1922 quando, con la firma del Trattato di Losanna, che sancisce lo scambio delle popolazioni fra Grecia e Turchia, giunsero in città migliaia di profughi provenienti dall’Asia Minore, e al contempo partirono i musulmani. Siccome non erano ancora stati riparati i danni dell’incendio, i profughi si stabilirono nelle chiese, nelle rovine bruciate, negli angoli delle mura cittadine e negli accampamenti abbandonati dagli alleati. Inoltre, vennero creati nuovi centri abitati, nuovi quartieri e nuove periferie. Se nell’antichità 26 agglomerati urbani diedero vita alla città, ora una nuova Salonicco si sviluppa oltre i confini fissati dalla storia e si espande tutt’attorno in nuovi abitati. Quella che era stata la città co-regnante dell’impero (Symvasilevousa), ora si trasforma nella Capitale dei Profughi.
Con l’occupazione tedesca del 1941 pagine nere si aggiungono alla storia locale. Nel 1943 migliaia di ebrei di Salonicco vengono deportati in treno nei campi di concentramento nazisti e la comunità ebraica della città viene sterminata quasi completamente. La guerra civile che segue non lascia indifferente la città.
Nel periodo post-bellico Salonicco diventa nuovamente un polo d’attrazione: viene travolta da un’ondata di urbanesimo e dalla necessità di accogliere i nuovi arrivati. Vengono pertanto demoliti gli edifici pre-bellici che erano rimasti e la città cambia di nuovo aspetto: i condomini fanno ormai parte del suo tessuto urbano.
Nel 1997 Salonicco viene proclamata Capitale Europea della Cultura per un anno intero. Nel 2012 festeggia il 100° anniversario dalla sua liberazione e nel 2014 si aggiudica il titolo di Capitale Europea dei Giovani.