Salonicco Cimiteri Storici e Militari
Cimitero di Trapeza, Ano Toumba (VIII-III sec. a.C.)
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via Kyklaminon
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12, 14, Fermata Lofiskos
Nella parte orientale e settentrionale di Toumba è stato rinvenuto il cimitero dell’insediamento, utilizzato dall’VIII sec. fino agli inizi del III secolo a.C. È costituito principalmente da tombe a fossa, ma anche da tombe a cassetta (ciste); in quel periodo invece la cremazione era rara. Dalle tombe con suppellettili sobrie dell’Età del Ferro fino alle ricche tombe arcaiche e classiche, emergono sia la varietà delle usanze funerarie, sia i conseguenti cambiamenti a livello economico e sociale.
Cimitero Orientale (di epoca ellenistica-protobizantina)
Il cimitero orientale partiva dalle mura, sulla linea definita dal Viale tou Ochi, da via Melenikou e da via Filikis Eterias, e giungeva fino al rione di Agia Triada.
Quasi tutto il campus La quasi-totalité du campus universitaire a été bâtie sur ce site, si bien que d’importants complexes sépulcraux ont surgi lors de la construction des édifices. Les sépultures les plus anciennes ont été découvertes à la lisière occidentale de la nécropole, à proximité de la ville. Parmi elles, le tombeau macédonien de la place Sindrivaniou (« de la Fontaine »).
Complesso di via Tritis Septemvriou (IV-VI sec. d.C.)
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Tritis Septemvriou, all’angolo con il Viale Stratou
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3, 10, 11, 31, Fermata Stratigio
Durante i lavori di ampliamento della via Tritis Septemvriou, tra filari di tombe fu scoperto il settore orientale di una basilica, che si stima misurasse più di 40 metri di lunghezza. La costruzione della basilica avvenne nella seconda metà del IV secolo, e sono evidenti i segni di un’ampia ristrutturazione durante il VI secolo. Vanta a sud una costruzione annessa crociforme, che è stata interpretata come un martyrion, ossia una tomba monumentale e luogo di culto di un martire.
Cubicula della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Aristotele di Salonicco
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Università Aristotele, Facoltà di Giurisprudenza
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2, 7, 10, 14, 27, 31, 45, 58, 83, fermata ACHEPA
I cubicula sono gli edifici funerari più complessi per quanto riguarda la pianta architettonica: probabilmente erano tombe di famiglia, visitabili. In quello visibile davanti alla Facoltà di Giurisprudenza si è conservato il pavimento, rivestito di placche di marmo, unite in un cerchio rosso che descrive un rombo iscritto in un rettangolo, mentre in un altro per pura fortuna si è salvato il nome del proprietario inciso sulla porta: “Veniamis o kai Dometios”, testimonianza delle trasformazioni della civiltà cristianizzata del IV secolo.
Complesso funerario di Evangelistria (VI sec. d.C.)
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via Agiou Dimitriou 159
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15, 24, Fermata Evangelistria
Si tratta di tombe e parte di una struttura con pavimentazione a mosaico, composta da due sezioni: in una dei cerchi legati insieme racchiudono forme geometriche, nell’altro ottagoni uniti tra di loro circondano animali, uccelli e cesti di frutta. L’edificio con il mosaico era probabilmente un corridoio coperto, che portava a un martyrion pericentrico, all’incirca nel punto in cui oggi si trova l’attuale Ospedale di Agios Dimitrios. Il tutto è visibile all’interno del cimitero di Evaggelistria.
Basilica di Sintrivani (V sec. d.C.)
Sul lato occidentale della fermata Sintrivani della metropolitana di Salonicco è stata rinvenuta una basilica paleocristiana a tre navate, che sorgeva sopra un edificio di culto più antico, del IV secolo. A questa struttura appartiene anche una sezione di pavimento a mosaico con rami di vite, su cui poggiano degli uccelli, tra cui la mitica Fenice.
Questo mosaico era visibile durante la prima fase di operatività della basilica.
Cimitero Occidentale (epoca ellenistica-protobizantina)
Il cimitero occidentale di Salonicco si estendeva dalle mura di via Irinis e via Arkadioupoleos (Panagia Faneromeni) fino a via Giannitson, oltre la stazione ferroviaria, il viale Kallithea e fino all’altezza della tangenziale.
Le tombe sono per la maggior parte paleocristiane, ma sono state ritrovate anche tombe più antiche, soprattutto nei pressi delle mura. Tra le tombe si ergevano importanti edifici funerari.
Chiesa all’inizio di via Agiou Dimitriou (V sec. d.C.)
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Parko Ethnon
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25, 27, 29, 35, 38, 56, 57, 64, Fermata Ergatikes Katikies
La chiesa si trovava appena fuori dalla Porta Litea, molto vicino alle mura. Si tratta di una piccola basilica a tre navate, quasi quadrata con abside ad est e una ricca decorazione interna. La navata centrale era ornata da una pavimentazione a mosaico, che raffigurava dei cervi accanto a una fontana. Ora è visibile nel Parco delle Nazioni (Parko ton Ethnon).
Tomba Macedone del «Meeftirio» (fine del III sec. a.C.)
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via Papanastasiou 40
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10, 11, Fermata Meeftirio
Ubicata sotto un piccolo tumulo, a 2 km dalle mura orientali, questa tomba macedone a locale unico vanta un soffitto a volta e una facciata dorica rivolta a nord. All’interno, davanti all’ingresso, venne trovato un letto funebre, e sembra che ce ne fossero altri due alla sua destra e sinistra. È stata rinvenuta per la prima volta durante la I guerra mondiale dall’esercito francese e fu ritrovata nel 1940 durante la costruzione di un rifugio.
Tomba Macedone di Finika
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Ospedale Agios Pavlos
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2, 3, 4, 8, 78, Fermata Nosokomio Agios Pavlos
È il più antico esempio di tomba macedone in stile dorico della regione di Salonicco. Rivestita di stucco bianco, la facciata del monumento è larga 4,96 metri e alta 5,68 metri. All’interno, presenta due podii a forma di altare con decorazioni colorate lineari e due banchi in muratura per le offerte ai morti.
Tomba Macedone
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Negozio Media Markt, Pylea
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2, 3, 4, 8, 78, Fermata Nosokomio Agios Pavlos
Si tratta di una tomba del primo periodo ellenistico (330-320 a.C.), venuta alla luce durante la costruzione del grande magazzino e direttamente collegata alla tomba che si trova di fronte all’ingresso dell’ospedale Agios Pavlos. È costituita da una cista di pietra di dimensioni esterne pari a 2,90 x 2,10 metri, dotata di una ricca decorazione con motivi vegetali, conservata in buone condizioni. È visibile nella sua interezza dalla parte della facciata frontale del negozio.
Cimitero Settentrionale (di epoca paleocristiana-protobizantina)
ΔΙΕΥΘΥΝΣΗ
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Eptapyrgio
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23, Fermata Palio Terma, Scholio
Il cimitero settentrionale si sviluppò nella parte settentrionale-nord orientale di quella che poi divenne l’Acropoli e si estendeva oltre le mura. Le più importanti concentrazioni di tombe furono rinvenute nell’area del II Ginnasio di Sykies in via Eptapyrgiou e all’incrocio tra via Achilleos e via Amaliados, nella zona di Agios Pavlos. Nel cimitero paleocristiano furono trovate sporadiche tombe posteriori del primo periodo bizantino.
Rotonda, Tombe Bizantine
ΔΙΕΥΘΥΝΣΗ
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via Agiou Georgiou 4
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2, 8, 10, 11, 14, 17, 24, 27, 31, 37, 45, 58, 83
Fermata Kamara
Alcune tombe di epoca bizantina con soffitto a volta furono ritrovate sotto il pavimento del propileo proto-bizantino meridionale, appartenente alla fase cristiana della Rotonda, nonché nella parte orientale del suo cortile.
Rotonda, Tombe Musulmane
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via Agiou Georgiou 4
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2, 8, 10, 11, 14, 17, 24, 27, 31, 37, 45, 58, 83
Fermata Kamara
Sull’altare della Rotonda, sul lato meridionale dell’abside venne in seguito annesso un cortile funerario in muratura del periodo ottomano (1792). All’interno si sono conservati i monumenti funerari di Hortaji Suleyman Efendi, sceicco di una vicina fumeria (tekes) di dervisci, che convertì la Rotonda in una moschea nel 1591, e di Yusuf Bey, responsabile dei lavori di riparazione della moschea nella seconda metà del XVIII secolo.
Cimitero Musulmano della Città Alta
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Eptapyrgio
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23, Fermata Scholio
Durante il periodo ottomano l’Acropoli bizantina divenne una piccola città indipendente, chiamata Küçük Selanik. Il suo cimitero musulmano si estese a nord della fortezza, dove oggi si trova il II Ginnasio di Sykies, all’incirca nella stessa zona in cui si sviluppava anche parte del cimitero paleocristiano.
Moussà Babà
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Piazza Terpsitheas
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23, Fermata Koulè Café
Fondato nel 1527, il mausoleo a pianta ottagonale con cupola del santo Moussà Baba è l’unica costruzione rimasta della fondazione “monastica” dell’ordine dei dervisci bektashi. In seguito alla rimozione della salma del santo bektashi, che seguì i suoi fedeli nello scambio delle popolazioni del 1922, il monumento venne abbandonato e cadde in rovina.
Antico Cimitero Ebraico di Salonicco
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Università Aristotele
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2, 7, 10, 14, 27, 31, 45, 58, 83, Fermata ACHEPA
Attivo fin dagli inizi del XV secolo nella zona oggi occupata dall’Università Aristotele, l’antico cimitero ebraico di Salonicco conteneva più di 400.000 tombe. A causa della sua notevole estensione, furono assegnati diversi nomi alle varie zone del cimitero e le lapidi erano scritte in varie lingue, tra cui in ebraico, ladino, francese, italiano e greco. Durante l’occupazione tedesca (1941-1944), dopo la visita del comandante militare generale di Salonicco e dell’Egeo Max Merten e del comandante generale V. Simonidis, il 6-12-1942 fu ordinata la sua distruzione.
Cimiteri Cristiani di Evangelistria
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via Agiou Dimitriou 159
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15, 24, Fermata Evangelistria
Cimitero dei Greci Patriarchi
Nel cimitero cristiano attualmente in disuso di Evangelistria, inaugurato nel 1880, si trovano le tombe di personaggi che ebbero un ruolo di spicco nella storia della città nel XIX e nel XX secolo.
Nel 1973 cessò la pratica della sepoltura nelle tombe comuni, ad eccezione di quella nelle tombe di famiglia esistenti, anch’essa terminata nel 1980.
Cimitero dell’Esarcato Bulgaro
Il cimitero bulgaro era attivo parallelamente a quello dei greci patriarchi, ma ne fu sospeso l’utilizzo dopo la liberazione di Salonicco nel 1912 e l’insediamento delle forze della triplice intesa Entente a Salonicco nel 1915. Il sito venne incorporato nel cimitero ortodosso di Evangelistria.
Gli ultimi edifici del cimitero bulgaro di Evangelistria, ad eccezione della chiesa, furono demoliti nel 1956.
Cimitero Armeno
Nel 1885, con la nomina da parte del Patriarcato Apostolico Armeno di Costantinopoli del primo sacerdote della comunità armena di Salonicco, Michael Hovanesian, iniziò la regolare registrazione delle nascite e delle morti dei suoi membri. Negli anni 1887-1888 la comunità armena riuscì ad acquisire un proprio cimitero privato, nella zona dei cimiteri cristiani di Evangelistria.
Cimitero Protestante
Della più ampia area rivendicata dalla Confraternita Filantropica degli Uomini di Salonicco nel cimitero della comunità greca ortodossa di Evangelistria, una parte fu assegnata al cimitero dei cittadini protestanti di Salonicco.
Cimitero Cristiano di San Vincenzo de’ Paoli
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via Koutifari, all’angolo con via 28 Oktovriou, Ambelokipi
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27, 29, 38, 56, Fermata Agia Paraskevì
Tra il 1860 e il 1867 fu istituito il cimitero cattolico di San Vincenzo de’ Paoli, vicino a via Lagadà, nel luogo dove si trova ancora oggi, alle spalle dei cimiteri delle Forze Alleate di Zeitenlik. Più antico era il cimitero cattolico di Salonicco, che sorgeva oltre la porta di Kalamarià (nell’area di Sintrivani), dove avvennero sepolture fino al 1860.
Cimiteri Militari delle Forze Alleate di Zeitenlik
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via Lagadà 136
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27, 29, 38, 56, Fermata Symmachikà
È il più grande cimitero militare della penisola balcanica: qui riposano i caduti nel fronte macedone delle forze della Triplice Intesa. Negli anni ’20 i cimiteri delle forze alleate assunsero l’aspetto definitivo e vennero divisi in cinque settori: francese, serbo, russo, italiano e del Commonwealth britannico.
Cimitero Militare Francese di Zeitenlik
È il cimitero con il maggior numero di morti della Grande Guerra in tutta la Macedonia greca. Oggi contiene 8.310 salme di soldati francesi caduti sul fronte macedone, dei quali 8.102 si trovano in tombe separate e 208 in loculi. Nell’area sono presenti una chiesetta e un altare-monumento, e dal 2014 è operativo anche un piccolo museo del fronte macedone con cimeli, fotografie e materiale audiovisivo.
Cimitero Militare Serbo di Zeitenlik
È il sito delle prime sepolture dei soldati serbi che si accamparono a Salonicco nel 1916, e ospita 7.440 caduti della Grande Guerra e 129 della II Guerra Mondiale. In loco si distingue un grande tempio – mausoleo, costruito negli anni 1933-1936, su progetto dell’architetto Aleksandar Vasic. Inoltre, da 213 cimiteri provvisori sparsi per la Macedonia sono stati trasferiti qui i resti di 5.580 serbi caduti nel fronte.
Cimitero Militare Italiano di Zeitenlik
Situato a sinistra di quello serbo, ha forma rettangolare e comprende le tombe di 3.000 italiani caduti principalmente sul fronte albanese.
Cimitero Militare del Commonwealth di Zeitenlik
È il principale cimitero del Commonwealth di Salonicco: qui si trovano le salme di 1.648 soldati del Commonwealth e di 45 bulgari. Tra le altre, si distingue la tomba dell’infermiera Katharine Mary Harley (1855-1917), uccisa nel bombardamento di Monastir il 17 marzo 1917.
Cimitero Militare Russo di Zeitenlik
Ubicato proprio dietro quello serbo, il settore russo dei cimiteri delle forze alleate include 496 tombe di ufficiali e soldati russi caduti sul fronte macedone. Nel 2000 è stato eretto un monumento in granito nero per onorare tutti i caduti della Grande Guerra di origine russa, opera dello scultore Giorgos Kikotis.
Cimitero Militare del Commonwealth di Mikra
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via K. Karamanli 40, Kalamarià
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2, 3, 4, 8, Fermata Stratopedo
Area utilizzata per le sepolture dal mese di aprile del 1917 fino alla metà del 1920, dopo la fine della guerra accolse salme provenienti da vari cimiteri provvisori. Progettato da Robert Lorimer, oggi ospita le salme di 1.810 caduti dell’Esercito Britannico e della Marina Militare britannica e 149 soldati di altre nazionalità.
Le vittime della battaglia navale sono complessivamente 477 ufficiali, marinai, soldati e infermiere: in memoria di tutti questi caduti e dei dispersi è stato eretto un monumento.
Cimitero Militare del Commonwealth di Exochì-Chortiati
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Asvestochori
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57, Fermata Palio Terma
In quest’area dal gennaio 1916 al gennaio 1919 sorgevano molte unità ospedaliere della Gran Bretagna e delle sue colonie. La maggior parte delle tombe appartengono a vittime dell’epidemia di influenza spagnola. Oggi vi sono sepolti 588 soldati del Commonwealth, 58 prigionieri di guerra bulgari, ma anche 17 soldati britannici della seconda guerra mondiale.
Cimitero Militare del Commonwealth Indiano
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via Megalou Alexandrou, Dendropotamos
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1, 19, 51, 54, 80, 81, 82, 89, Fermata EVAM
In questo cimitero furono sepolti i caduti indiani della Grande Guerra dal 1916 fino al febbraio del 1920, tra cui 384 induisti, 107 musulmani, 26 sikh, ma anche da 1 a 3 indiani cristiani. Vanta anche un monumento indù, contenente le ceneri di 220 caduti, un monumento per i 130 soldati indiani dispersi sul fronte macedone e anche uno per i 33 indiani dispersi della Marina Militare Reale Britannica. Inoltre, nel cimitero sono presenti 107 tombe di indiani musulmani dell’Esercito Britannico.
Nuovo Cimitero Ebraico di Salonicco
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via Karaoli & Dimitriou 29, Stavroupoli
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1, 32, 34, Fermata AGNO
Creato dopo il 1937, oggi ospita più di 1.200 tombe, oltre a un monumento dedicato alla memoria dei 50.000 ebrei di Salonicco uccisi nei campi di concentramento nazisti. Vi furono trasportate anche tombe e lapidi trovate sparse nel vecchio cimitero distrutto. Contiene inoltre un monumento alla memoria dei soldati greci di fede ebraica caduti difendendo la patria nella guerra tra greci e italiani.
Qui furono trasferiti i resti del primo ufficiale ebreo di nazionalità greca ucciso in Albania nel 1940, Mordechai Frizis.
Cimitero Militare del III Corpo d’Armata
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via Kissou 1, Toumba
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14, Fermata Girokomio
Ubicato nella zona di Pylea, accanto al cimitero comunale locale, fu costruito nel 1942 dai tedeschi come cimitero militare per i soldati caduti delle truppe d’occupazione tedesca. Vi furono seppelliti 1.100 ufficiali e soldati tedeschi, ma nei primi anni ’50 le salme furono trasferite nel cimitero militare di Dionysos, Attica. Il sito fu poi assegnato al III Corpo d’Armata e ora ospita gli ufficiali e i soldati morti nelle recenti operazioni militari, in cui ha partecipato il III Corpo d’Armata.